GINA PANE

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Una mattina si presenta alla porta della mia galleria di via Accademia Albertina una ragazza a cui, lì per lì, non ho prestato molta attenzione. Con un’affascinante erre francese mi racconta di essere la figlia di Pane, l’accordatore di pianoforti, e di avere bisogno di fare una mostra in una galleria italiana, per arricchire il suo curriculum e cercare di entrare nella scuderia di Jean Larcade, gallerista di Rive Droit, a Parigi.
L’idea di un contatto con una galleria francese mi entusiasma e accetto di fare la mostra. Poco tempo dopo Gina Pane fa scaricare in galleria un camion di sabbia bianchissima, portata dalla Francia, per la sua installazione Stripe-Rake. Ricordo quanto è stato difficile togliere quella sabbia dal pavimento..
Devo a Gina Pane, dunque, l’incontro con Jean Larcade da cui è nata, un anno più tardi, la LP 220, che ospita una sua nuova personale.
In seguito ho avuto modo di portare Gina a Bruxelles dove, in casa dell’amica e collezionista Betty Barman, abbiamo organizzato l’azione Moment de silence.
Nel 1974 ho presentato Gina Pane a Luciano Inga Pin.

Biografia:
Biarritz 1939 – Paris 1990

Azioni e personali:

1969
Premier project du silence, Galleria Franz Paludetto – LP 220 , Torino
Stripe rake (installazione), Galleria Franz Paludetto – Torino
1970
La pêche endeuillée (installazione), Galleria Franz Paludetto – LP 220 , Torino
1973
Moment de silence (installazione a cura di Franz Paludetto), Betty Barman, Bruxelles

Bibliografia:
Moments de silence, Edizioni Franzp, 1969

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